Mapfor, mappatura strutture forestali periurbane: rischi e resilienza al cambiamento climatico
Finanziato il progetto che vede la Provincia di Lecco tra i partner.
Data: 22 Dicembre 2025

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Finanziato il progetto che vede la Provincia di Lecco tra i partner.
Data: 22 Dicembre 2025

La Provincia di Lecco ha ricevuto un finanziamento di 116.000 euro per il progetto Mapfor, mappatura delle strutture forestali periurbane: rischi e resilienza al cambiamento climatico, interamente finanziato sul Programma Interreg Italia-Svizzera 2021-27.
“Il programma Interreg Italia Svizzera costituisce per il nostro territorio una concreta opportunità per sviluppare progetti innovativi nel prezioso confronto con il territorio elvetico – commenta la Presidente della Provincia di Lecco Alessandra Hofmann – Questo progetto in particolare affronta un tema molto attuale quale la sicurezza delle nostre aree boschive e mira a migliorare la gestione e la fruizione dei boschi attraverso metodologie sperimentali. Mitigare i rischi da dissesto, rafforzando la capacità di monitoraggio, analisi e gestione delle emergenze, con un approccio integrato e transfrontaliero, è un obiettivo strategico per la nostra Provincia. In questo senso, i boschi possono diventare veri e propri presidi territoriali di resilienza, capaci di coniugare tutela ambientale, sicurezza e per le comunità locali”.
Scheda descrittiva del progetto
La combinazione di fattori quali l’incremento demografico, lo sviluppo insediativo e infrastrutturale, i cambiamenti climatici, l’abbandono delle fasce boschive dominate dal castagno e dei terreni agricoli marginali, unito alla pressione esercitata dalla fauna selvatica e alla diffusione di specie neofite invasive, sta determinando un’evoluzione profonda e talvolta critica del paesaggio transfrontaliero insubrico.
In particolare, si osserva una crescente contiguità tra aree urbane e boschive, spesso accompagnata da una perdita di stabilità di molti popolamenti arborei e della funzionalità protettiva dei boschi, con impatti significativi sulla sicurezza dei territori.
Questi cambiamenti pongono nuove sfide alla gestione del rischio e alla resilienza territoriale, soprattutto nei confronti dei pericoli naturali di tipo gravitativo (caduta alberi, caduta massi, colate detritiche, scivolamenti superficiali, valanghe), che minacciano centri abitati e vie di comunicazione.
Alla luce di tali dinamiche, il progetto si propone di rafforzare la capacità di monitoraggio, analisi e gestione dei boschi periurbani, con un approccio integrato e transfrontaliero.
L’obiettivo principale è sviluppare strumenti scientifici e operativi per valorizzare il ruolo multifunzionale dei boschi periurbani e supportare strategie efficaci di mitigazione del rischio e gestione delle emergenze.
Particolare attenzione è dedicata all’adozione e sperimentazione di metodologie innovative di geomatica, come il laser scanning LiDAR in versione aviotrasportata, da drone, terrestre mobile o fissa.
Queste tecnologie permettono il rilevamento rapido, su ampie superfici, di parametri forestali chiave: struttura verticale del bosco, distribuzione e stima dei diametri dei tronchi, presenza di alberi schiantati o ribaltati, valutazione della rigenerazione naturale e monitoraggio del processo di laurofillizzazione.
Tali elementi sono cruciali per individuare tempestivamente situazioni di degrado strutturale o ecologico, spesso correlate all’aumento della vulnerabilità e al rischio di dissesto.
Il progetto prevede inoltre una valutazione critica dei geodati esistenti e la costruzione di un sistema informativo integrato e interoperabile, in grado di supportare la pianificazione territoriale, la sorveglianza attiva e il coordinamento tra enti gestori, protezione civile, ricercatori e amministrazioni.
Parallelamente, sarà sviluppato un sistema di monitoraggio della fruizione dei boschi periurbani, per analizzare le dinamiche d’uso e supportare scelte gestionali orientate sia alla sicurezza che alla valorizzazione delle funzioni ricreative e sociali di questi spazi verdi.
Infine, attraverso consultazioni con gli stakeholder locali, il progetto intende raccogliere fabbisogni gestionali concreti e promuovere la disseminazione delle conoscenze, favorendo il trasferimento di tecnologie e buone pratiche.
L’approccio adottato mira a costruire una base conoscitiva aggiornata e operativa, indispensabile per affrontare le trasformazioni in atto e rafforzare la capacità adattativa dei sistemi socio-ecologici periurbani.
Valore complessivo:
899.856 euro e 118.000 CHF.
Partenariato:
Capofila
Gal – Gruppo di azione locale – Gal Parchi e Valli del Lecchese, Calolziocorte
Partner
Politecnico di Milano – Polo di Lecco 3DSurvey Group – Settore geomatica
Fondazione Politecnico di Milano Territorial Engineering and Architecture Projects, sede operativa di Lecco
Provincia di Lecco
Direzione organizzativa IV Protezione civile, Trasporti e mobilità, Viabilità
Supsi – Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana
Istituto scienze della Terra – Settore geomatica, Mendrisio (Svizzera)
Istituto federale di ricerca Wsl
Gruppo ecosistemi insubrici – Campus di Ricerca, Cadenazzo (Svizzera)
Canton Ticino
Ufficio della pianificazione forestale, della selvicoltura e della protezione del bosco, Bellinzona (Svizzera)
Ultimo aggiornamento
22/12/2025, 16:45