Consiglio provinciale

Mercoledì 30 aprile ore 18.30.

Prelievi di acque pubbliche

Scadenza del 30 giugno 2025 per il pagamento dei canoni annuali.

Data: 19 Maggio 2025

acqua

Tutti coloro che derivano e utilizzano acque pubbliche, a eccezione dei riconoscimenti di derivazione a uso domestico ai sensi dell’articolo 4 del regolamento regionale 2 del 24 marzo 20061, devono provvedere al pagamento di un canone demaniale annuo a Regione Lombardia.

Le somme dovute devono essere corrisposte in un’unica soluzione anticipatamente entro il 30 giugno dell’anno solare di riferimento (nuovo termine introdotto dall’articolo 7, comma 3, della legge regionale 35/2016), a eccezione canone dovuto dalle grandi derivazioni idroelettriche che resta regolato dall’articolo 20 della Legge regionale 5/2020.

A tal fine Regione Lombardia invierà a tutti i titolari di utenza di acqua pubblica un avviso di scadenza in tempo utile per poter effettuare il pagamento.

L’avviso conterrà le seguenti informazioni:

  • la somma da versare a titolo di canone per l’anno in corso
  • le modalità di pagamento e i canali abilitati a ricevere il pagamento mediante il sistema PagoPA

Solo il rispetto delle indicazioni per il pagamento contenute nell’avviso di scadenza consentirà agli uffici regionali di verificare agevolmente il corretto versamento effettuato, ed evitare l’insorgere di disguidi e successive procedure di sollecito o recupero forzoso delle somme da corrispondere.

Regione Lombardia ha pubblicato gli importi unitari dei canoni demaniali per l’uso delle acque pubbliche, aggiornati all’inflazione programmata da applicare nel 2025: Decreto del dirigente della struttura Pianificazione e tutela risorsa idrica numero 18924 del 4 dicembre 2024 pubblicato sul Bollettino ufficiale Regione Lombardia 50 del 12 dicembre 2024.

Nota 1

Per uso domestico si intende l’estrazione di acqua sotterranea da parte del proprietario di un fondo, ovvero da parte dell’affittuario o dell’usufruttuario dietro consenso espresso del proprietario, e la sua destinazione all’uso potabile, ivi compreso quello igienico, all’innaffiamento di orti e giardini, all’abbeveraggio del bestiame ivi compreso l’uso per scambio termico in impianti a pompa di calore, purché tali usi siano rivolti al nucleo familiare dell’utilizzatore e non configurino un’attività economico-produttiva o avente finalità di lucro.

Ultimo aggiornamento
20/05/2025, 10:44