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VoCaTe: cineforum con cinque film per valorizzare la civiltà contadina e alpina

La rassegna cinematografica si apre martedì 26 settembre con L’albero degli zoccoli di Ermanno Olmi.

Data: 22 Settembre 2023

VoCaTe cineforum

Martedì 26 settembre alle 21.00 inizierà il Cineforum del progetto VoCaTe. Le voci della terra: ricordare è il futuro, promosso dalla Provincia di Lecco con la collaborazione di Res Musica: un ciclo di proiezioni cinematografiche sulla vita e sulla cultura contadina e alpina, a cura dell’associazione culturale Madonna del Rosario di Lecco.

Per quattro martedì, dal 26 settembre al 17 ottobre, sempre alle 21.00, il Nuovo Aquilone Cinema Teatro in via Parini 16 a Lecco ospiterà le proiezioni di cinque pellicole che, in maniera diversa, parlano di tradizione e territorio, con l’obiettivo di valorizzarne la storia e le specificità dei luoghi, degli ambienti e della civiltà tradizionale.

La rassegna si aprirà il 26 settembre con uno dei titoli più belli della storia del cinema italiano, L’albero degli zoccoli di Ermanno Olmi, e continuerà il 3 ottobre con Le meraviglie di Alice Rohrwacher, il 10 ottobre con i docufilm di Renato Morelli (che sarà presente in sala) Voci alte – Tre giorni a Premana e La morte sull’albero, il 17 ottobre con Il vento fa il suo giro di Giorgio Diritti.

Tutti i film verranno introdotti dal critico cinematografico Gianluca Pisacane e saranno a ingresso libero; i posti sono limitati, pertanto si consiglia la prenotazione sul sito www.vocate.provincia.lecco.it.

Di seguito una sintesi delle pellicole proposte:

26 settembre: L’albero degli zoccoli di Ermanno Olmi, 1978, genere drammatico, durata 3h6m

L’albero degli zoccoli racconta un mondo contadino ormai antico, superato. In una cascina della campagna bergamasca, tra l’autunno 1897 e la primavera 1898, si incrociano le vite di quattro famiglie. A unire le loro storie ci sono la campagna e la comunità rurale, in una cronaca di esistenze permeate di povertà, fatica, generosità, ma anche di ingiustizia. Il film, girato prevalentemente con attori non professionisti, ha vinto la Palma d’oro al 31º Festival di Cannes ed è stato selezionato tra i 100 film italiani da salvare.

3 ottobre: Le meraviglie di Alice Rohrwacher, 2014, genere drammatico, durata 1h50m

Il mondo esterno irrompe con forza nella routine della vita agreste di quattro sorelle, durante l’estate che trascorrono nella campagna dell’Umbria. Il padre ha creato per loro un piccolo “regno” in cui la vita scorre serena, scandita da regole che le proteggono dai pericoli. Ma un giorno tutto viene messo in discussione dall’arrivo nella loro casa di Martin, un ragazzo tedesco in rieducazione, e dalla fascinazione per la tv che cattura Gelsomina, la primogenita, che decide di partecipare a un concorso contro il volere del genitore. Le tradizioni si infrangono, la vita di campagna non è più sufficiente per un giovane. Ci si interroga sull’evoluzione dei valori e su come il passato si mescoli al presente. Il film ha vinto il Grand Prix Speciale della Giuria a Cannes nel 2014.

10 ottobre: Voci alte – Tre giorni a Premana, di Renato Morelli, 2011, genere documentario, durata 44’, e La morte sull’albero di Renato Morelli, 2015, genere documentario, durata 29’38’’, con la presenza in sala del regista Renato Morelli

Due documentari sulle tradizioni più antiche che la cultura popolare dei paesi montani cerca di mantenere vive, rievocando antichi riti legati alla vita rurale oppure affidando la testimonianza alla tradizione orale. In Voci alte – Tre giorni a Premana si riscopre la vocazione per il canto polivocale di Premana, un paese della Valsassina, durante tre feste fondamentali dell’anno. La morte sull’albero è invece il racconto delle stagioni in un paese di montagna del Trentino: Vèra. A lasciare la testimonianza di un mondo che non c’è più è Liz, l’ultima abitante del borgo, scomparsa nel 1995. La sua voce restituisce le immagini antiche dell’agricoltura di alta montagna, con i suoi riti e la sua religiosità.

17 ottobre: Il vento fa il suo giro di Giorgio Diritti, 2005, genere drammatico, durata 1h50m

Una famiglia si trasferisce in un paesino delle Alpi occitane, in Valle Maira. Sono un ex professore con la moglie e i tre figli. Queste zone sono rimaste inaccessibili per lungo tempo, le diverse comunità hanno sviluppato lingua e tradizioni proprie. Gli anziani del borgo sono diffidenti, ma sono comunque disposti ad aprirsi ai nuovi arrivati per salvare il piccolo paese, che ormai vive solo di turismo estivo. I protagonisti però faticano a capire un mondo così diverso dal loro. Il film è ispirato a una storia vera accaduta a Ostana, in Valle Po, in Piemonte.

Ultimo aggiornamento
22/09/2023, 10:56