Consiglio provinciale

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Giornata della Memoria: l’intervento del Vice Presidente Crippa

Data: 27 Gennaio 2020

Lecco, 27 gennaio 2020 – In occasione della Giornata della Memoria, pubblichiamo di seguito l’intervento del Vice Presidente Bruno Crippa durante il Consiglio provinciale dello scorso 20 gennaio:

“Eravamo presenti, con oltre 600 Sindaci, il 10 dicembre in Galleria a Milano per cambiare il paradigma alle parole di odio, per far sì che non si perda la memoria.

E perché è inaccettabile che la Senatrice a vita Liliana Segre, vittima di circa 200 messaggi antisemiti al giorno, non certamente tutti a opera di migranti musulmani, debba vivere sotto scorta. Una sopravvissuta alla tragedia della Shoah.

Con quella manifestazione tanti Sindaci, di tutta Italia hanno voluto rispondere all’odio, con un abbraccio: ‘Io non odio’ e in più con un gesto semplice: ‘Siamo noi la tua scorta’.

Eravamo lì per i principi sanciti dalla Costituzione (sulla quale abbiamo giurato) vedendoli a rischio. C’è un degrado di valori e l’ordine del giorno presentato è proiettato a non disperdere la memoria di ciò che è stato in un momento storico in cui la voce dei sopravvissuti si va inevitabilmente affievolendo.

La disumanità esibita nei confronti della Senatrice a vita non attacca solo migranti, rifugiati o ebrei, ma mina le stesse basi della democrazia e della cittadinanza e la libertà di tutti.

È stata la cancelliera Angela Merkel a ricordarci tutto ciò dopo aver visitato, per la prima volta qualche mese fa Auschwitz, ad affermare, citando Primo Levi che ‘tutto può riaccadere’ che si sente crescere il vento dell’intolleranza, che c’è chi vuole cancellare queste memorie.

C’è una terra di mezzo dove il vento della paura e dell’inquietudine fa riemergere pulsioni, sentimenti, slogan che provano a ricacciarci nel buio e a far tornare indietro la storia.

Ecco perché votiamo convinti l’ordine del giorno che esprime vicinanza a una donna di 89 anni sopravvissuta ai campi di sterminio, deportata a Birkenau a 13 anni, insieme al padre che non fece ritorno mentre si avvicina quel 27 gennaio che è la giornata della memoria. Senatrice a vita che a Palazzo Madama il 30 ottobre scorso aveva promosso la commissione contro il razzismo e l’antisemitismo, votata a maggioranza e dove non tutti i parlamentari si sono alzati in piedi.

Certo, poi si può anche ricucire o ripartire o riparare, c’è una battaglia di civiltà da fare, culturale e di futuro. Non dimentico, ma non odio, ha detto all’Università Bocconi in un incontro privo di retorica capace di stupire e commuovere.

Dobbiamo renderci consapevoli che l’atmosfera dovuta all’ignoranza e all’indifferenza, che è stata la regina del mondo di allora, c’è purtroppo anche oggi.

Se comprendere è possibile, conoscere è necessario, scrisse Primo Levi. Del resto chi poteva immaginare, domandiamoci, che un testimone della Shoah dovesse essere scortata nel centro di Milano.

Eppure c’è qualche Sindaco che nega ai nostri ragazzi delle scuole i viaggi della memoria, come cammino della conoscenza. Esperienze che invece lasciano il segno, fanno pensare, aiutano a radicare una consapevolezza critica del passato e delle sue eredità.

Dovremmo aver imparato: il sonno della ragione può generare nuovi mostri o farne resuscitare di antiche. È quanto riassumeva Angela Merkel mentre usciva dai cancelli di Auschwitz, Lei, la cancelliera cresciuta nella Germania Est.

Ha detto la Senatrice a vita ‘Io ancora oggi sono quella bambina milanese e italiana, a cui un giorno chiusero il portone della scuola, rimango ancora oggi ferita da quel gesto’.

Sta qui lo spessore morale, citato nella delibera dell’ordine del giorno”.

Ultimo aggiornamento
27/01/2020, 00:00