Protocollo con le banche per l’anticipazione delle indennità ai lavoratori: strumento efficace e numeri in aumento

Data: 7 Novembre 2013

Lecco, 7 novembre 2013 – Nei giorni scorsi, presso la sede della Provincia di Lecco, si è tenuto un incontro promosso dall’Assessore ai Servizi alla Persona e alla Famiglia, Politiche Giovanili, Lavoro Antonio Conrater per il monitoraggio del funzionamento del Protocollo d’intesa per il sostegno ai lavoratori e alle imprese nelle situazioni di crisi, strumento che consente ai lavoratori in cassa integrazione guadagni straordinaria/in deroga e in contratto di solidarietà di richiedere alle banche aderenti all’accordo l’anticipazione delle indennità a sostegno del reddito erogate successivamente dall’INPS.

All’incontro hanno partecipato i rappresentanti di:

  • Istituti di credito firmatari: BCC Alta Brianza Alzate Brianza, BCC Cassa Rurale di Treviglio, BCC Valsassina, Credito Valtellinese, UBI Banca Popolare di Bergamo
  • Associazioni imprenditoriali lecchesi: Confindustria, API, ANCE, Confartigianato, CNA, Confcommercio, Confesercenti
  • Organizzazioni sindacali dei lavoratori lecchesi: CGIL, CISL, UIL

L’attenzione dei firmatari dell’accordo si è concentrata sull’ultimo semestre dal 16 aprile 2013, quando l’operatività del protocollo è stata estesa anche ai lavoratori interessati dai contratti di solidarietà.

I dati relativi al semestre 16 aprile – 16 ottobre 2013 hanno evidenziato che le richieste di anticipazione a livello provinciale sono state complessivamente 169, di cui 152 andate a buon fine (89,94%) e 17 respinte.

Rispetto all’ultimo monitoraggio disponibile, relativo al periodo settembre 2011 – settembre 2012, quando le pratiche andate a buon fine erano state 53, i dati più recenti evidenziano un significativo aumento delle richieste.

Il mancato accoglimento delle richieste è stato principalmente giustificato da situazioni di segnalazioni negative o di sofferenze per rate di prestiti o mutui non pagati (13 pratiche), che sono risultate ostative alla concessione dell’anticipazione. In 3 casi sono stati i lavoratori stessi a rinunciare all’anticipazione per l’esiguità dell’importo a cui avrebbero avuto diritto e in un caso il liquidatore di una società in crisi si è rifiutato di sottoscrivere la modulistica necessaria per l’espletamento della pratica.

Nel corso dell’incontro i sottoscrittori del Protocollo hanno anche concordato due piccole integrazioni alla documentazione necessaria alle banche per l’espletamento delle pratiche e si sono impegnati ad attivare nuovamente i canali informativi interni per diffondere la conoscenza di questo strumento nei confronti di lavoratori e imprese.

L’accordo sta funzionando bene – commenta l’Assessore Conrater – e sta contribuendo ad aiutare almeno temporaneamente i lavoratori più in difficoltà. Il ricorso allo strumento dell’anticipazione è in aumento e questo fatto va tenuto in debita considerazione, ma fortunatamente i dati forniti dalle banche non sono allarmanti. Confido nel massimo impegno di tutti gli addetti ai lavori a mettere i lavoratori nelle condizioni di accedere a questa opportunità e auspico che, come accaduto finora, eventuali problemi burocratici su singole pratiche possano essere superati con la sensibilità e l’attenzione che devono essere prestate a chi si trova in difficoltà a causa della crisi. Rivolgo un ringraziamento particolare agli Istituti di credito che hanno aderito al Protocollo e un appello anche ad altri istituti perché vi aderiscano. Nei prossimi giorni contatterò i vertici di altre banche per verificare la loro disponibilità”.

Inoltre, sono stati richiesti dati ai fini di un corretto monitoraggio del ricorso allo strumento dell’anticipazione sociale, previsto dal Gruppo Intesa Sanpaolo proprio grazie alla convenzione sottoscritta anni fa con Regione Lombardia per garantire indennità di cassa integrazione straordinaria/in deroga anticipate; con apprezzabile spirito di collaborazione, Intesa Sanpaolo ha comunicato alla Provincia che le richieste di anticipazione avanzate dai lavoratori nel semestre aprile – ottobre 2013 alle proprie filiali in provincia di Lecco in essere sono più del 50% rispetto al dato complessivo raccolto dalla Provincia stessa e che la quasi totalità delle richieste è stata accolta.

Ultimo aggiornamento
26/06/2020, 11:04