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Abbattuto un cinghiale a Colico. L’Assessore Signorelli: ma la battaglia è difficile

Data: 12 Settembre 2013

Lecco, 3 settembre 2013 – Lunedì 2 settembre alle ore 23.30 in via Fiumiarga a Colico (località Laghetto) agenti della Polizia provinciale di Lecco, unitamente a personale volontario della Provincia, hanno abbattuto una femmina di cinghiale del peso di circa 60 chili, subito trasferita in cella a Dervio.
L’operazione rientra nell’ambito del Piano operativo triennale che prevede l’eradicazione e il controllo della specie, approvato con Delibera della Giunta Provinciale di Lecco nel luglio 2012.
A seguito di sopralluoghi preventivi, gli agenti del nucleo faunistico, anche grazie all’ausilio di fototrappole in grado di monitorare la presenza di questi ungulati, effettuano servizi notturni mirati, laddove vengano segnalati danni o lamentata l’incursione potenzialmente dannosa.
La femmina abbattuta fa parte presumibilmente del branco che da qualche settimana scende dai boschi nella vicinanza di alcune abitazioni e che ha provocato danni alle recinzioni e alle colture e destato preoccupazione tra la popolazione.

“La Provincia di Lecco – commenta l’Assessore all’Ambiente, Caccia e Pesca Carlo Signorelliha messo in atto una strategia di contenimento che prevede interventi di nostro personale e utilizzo di cani addestrati; a breve sperimenteremo anche il posizionamento di gabbie, progetto a cui stiamo lavorando da qualche mese. Non si può tuttavia pensare che questi interventi, né tantomeno l’apertura libera della caccia invocata da qualcuno, possano eliminare definitivamente il problema. Dati scientifici provano che dove la specie del cinghiale è arrivata non è più stata eliminata e quindi bisogna valutare parallelamente sistemi di protezione come le recinzioni elettrificate. Vi è inoltre da ribadire che il cinghiale non attacca l’uomo, anzi fugge, anche se la cautela in caso di un incontro deve essere massima”.

Ultimo aggiornamento
25/06/2020, 16:20