UN PROGETTO INNOVATIVO PER LA VALORIZZAZIONE DELL’AREA LEUCI
Data: 21 Settembre 2010
Data: 21 Settembre 2010
Oggi presso la Provincia di Lecco si è tenuto un incontro, convocato dall’Assessore Fabio Dadati, relativo alla vertenza della società Leuci, a cui hanno partecipato il Comune di Lecco, Confindustria e le Organizzazioni Sindacali.
L’incontro si è focalizzato sulla valorizzazione dell’area produttiva. Le prospettive in campo riguardano innovazione tecnologica, attività manifatturiere di assemblaggio di prodotti basati sulla tecnologia L.E.D. e attività di ricerca e sviluppo connesse alla rivalutazione dell’area, prospettive che si concretizzano in uno studio preventivo per verificare la fattibilità del progetto L.E.D. Si tratta di una proposta di progetto, elaborata dal Politecnico di Milano, che è stata analizzata a seguito dell’incontro e che prevede investimenti finanziari per un importo di 18.000 Euro. Il Comune di Lecco curerà questa parte dell’azione, i cui costi saranno ripartiti tra lo stesso Comune, la Provincia e Confindustria Lecco.
La Provincia di Lecco si è impegnata a convocare un Tavolo istituzionale che servirà per individuare gli strumenti corretti necessari alla realizzazione del Polo di innovazione tecnologica e produttiva, ad alto valore aggiunto, per la realizzazione di prodotti illuminanti come i LED e le apparecchiature connesse alla produzione e all’utilizzo di energie alternative.
“L’iniziativa – spiega l’Assessore Fabio Dadati – risponde all’esigenza di mettere allo stesso tavolo tutti i decisori del territorio lecchese, con l’obiettivo di individuare un’idea condivisa e una strada comune per reperire le risorse necessarie; questa strada potrebbe essere proprio un accordo di programma tra Provincia, Comune di Lecco, Regione, Camera di Commercio, Associazioni di categoria e Ministero dello Sviluppo Economico. Crediamo che quest’iniziativa sia l’unica possibile per acquisire i fondi, che saranno necessari nella seconda fase, ma di cui gli enti locali non dispongono se non in parte limitata. Questo progetto, che ha un raggio di breve e medio periodo, vuole incentivare la nascita di nuove attività industriali oltre che, nell’immediato, salvaguardare i posti di lavoro esistenti e crearne di nuovi. Il fatto positivo è la sinergia che Provincia e Comune stanno mettendo in campo insieme alle organizzazioni sindacali e a Confindustria, analogamente a quanto successo nei mesi scorsi con la vicenda Redaelli Velluti”.
“Il Comune di Lecco – illustra l’Assessore Armando Volontè – ha accettato il compito di coordinare le fasi di attivazione dello studio di fattibilità anche se ciò rappresenta una sfida di metodo e di merito rispetto alle tematiche del lavoro. Fin’ora il nostro ruolo si concentrava sulle destinazioni d’uso delle aree industriali, senza svolgere un ruolo attivo verso nuovi e più moderni sbocchi occupazionali. Come già espresso, il mero vincolo sulle aree industriali non è sufficiente per garantire la permanenza delle imprese produttive nel territorio comunale, ma occorre sviluppare una politica di sinergia e di attrattività verso forme di aggregazione che possano compensare la perdita di posti di lavoro. Ci metteremo, pertanto, subito al lavoro e contiamo di avere il ritorno della prima fase progettuale entro la fine dell’anno”.
“Abbiamo accolto volentieri questo progetto – aggiunge il presidente di Confindustria Lecco Franco Keller –perché crediamo nella sua fattibilità, perché si iscrive perfettamente nel percorso indicato dallo Studio realizzato in partnership con The European House Ambrosetti e perchè si inquadra sia nel documento condiviso con le altre associazioni sulle osservazioni preliminari al PGT, sia nel concetto di Lab City espresso durante la nostra assemblea di maggio. Siamo convinti che la nostra provincia per tornare a crescere deve continuare a credere nelle sue potenzialità e deve puntare sulle conoscenze e sulle competenze che possiede coniugandole con una grande capacità innovativa. Il dialogo tra attività produttive e ricerca è un fattore determinate per il nostro futuro. Questo progetto rappresenta una scommessa importante per tutto il territorio lecchese e può costituire un modello vincente”.
Lecco, 21 Settembre 2010
Ultimo aggiornamento
26/06/2020, 11:42