Consiglio provinciale

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Riordino delle Province: il territorio si confronta sulle ipotesi concrete

Data: 14 Settembre 2012

Oggi, presso la Sala Consiliare della Provincia di Lecco, si è svolto un incontro convocato dal Presidente della Provincia di Lecco Daniele Nava e dal Sindaco di Lecco Virginio Brivio in merito alla riorganizzazione dei territori provinciali da parte del Governo, in previsione della discussione nel merito che avverrà a breve in sede di Consiglio delle Autonomie Locali (CAL).

All’incontro sono stati invitati il Presidente della Camera di Commercio di Lecco, i Presidenti e i Capigruppo del Consiglio Provinciale e del Consiglio Comunale di Lecco, i Sindaci dei Comuni Capo Circondario (ai sensi dello Statuto della Provincia di Lecco): Lecco, Merate, Oggiono, Casatenovo, Premana, Colico e Calolziocorte.

All’incontro hanno partecipato per la Provincia di Lecco il Presidente Daniele Nava, gli Assessori Marco Benedetti, Antonio Conrater e Stefano Simonetti, il Presidente del Consiglio Carlo Malugani, i Capigruppo Paolo Arrigoni, Christian Malighetti, Italo Bruseghini, Giancarlo Valsecchi e Paolo Bettiga, i Consiglieri Filippo Boscagli e Ferdinando Ceresa; per il Comune di Lecco il Sindaco Virginio Brivio, il Presidente del Consiglio Alfredo Marelli, i Capigruppo Filippo Boscagli, Alessandro Magni e Giorgio Buizza, il Consigliere Ivan Mauri; il Presidente della Camera di Commercio di Lecco Vico Valassi; i Sindaci dei Comuni Capo Circondario Virginio Brivio (Lecco), Paolo Arrigoni (Calolziocorte), Andrea Robbiani (Merate), Roberto Ferrari (Oggiono), Antonio Colombo (Casatenovo), Silvano Bertoldini (Premana), Raffaele Grega (Colico) con l’Assessore Marco Curioni.

Nel corso dell’incontro è stato fatto il punto della situazione in merito ai tempi e alle modalità di riordino delle Province, in base ai parametri stabiliti dal Governo: almeno 2.500 kmq di superficie e 350.000 residenti.

Sono stati inoltre ribaditi alcuni punti fermi e inderogabili, tra i quali:

  • Milano diventerà Città Metropolitana
  • nessun Comune può optare per cambiare Provincia e nessuna Provincia può annettere Comuni diversi
  • nessuna Provincia e nessun Comune può aggregarsi a Province di altre Regioni
  • il Comune capoluogo è quello fra gli ex capoluogo, con il maggior numero di abitanti (salvo diverso accordo fra i Comuni capoluogo)

Alla luce di questi criteri, a oggi tre sono le ipotesi percorribili per la Provincia di Lecco:

  • Lecco-Sondrio (kmq 4.028,07; popolazione 523.336)
  • Lecco-Sondrio-Varese-Como-Monza e Brianza (kmq 6.920,34; popolazione 2.851.245)
  • Lecco-Varese-Como-Monza e Brianza (in caso di deroga concessa a Sondrio) (kmq 3.708,44; popolazione 2.668.076)

Per quanto riguarda i tempi per il riordino, di seguito le principali scadenze:

  • mercoledì 19 settembre audizione al CAL della Provincia di Lecco, insieme a Bergamo, Varese, Como, Cremona e Lodi, con una rappresentanza dei rispettivi territori
  • entro il 2 ottobre il CAL della Lombardia deve approvare una proposta da inviare entro il 3 ottobre alla Regione
  • entro il 22 ottobre Regione Lombardia trasmette al Governo la proposta ricevuta dal CAL, con possibilità di non condividerla e di inoltrare una propria proposta alternativa; o mandare una propria proposta se non ne giungerà una dal CAL
  • entro fine anno il Governo approva il riordino ed entro il 7 gennaio individua i beni, le risorse finanziarie e il personale connesso allo svolgimento delle funzioni che sono trasferite dalle Province ai Comuni

Il Presidente Nava e il Sindaco Brivio hanno proposto ai Sindaci dei Comuni Capo Circondario di partecipare all’audizione al CAL del 19 settembre.

Successivamente verranno organizzati degli incontri nei vari Circondari (uno per Lario Orientale e Valsassina, uno per Lecco, Valle San Martino e Oggionese, uno per Casatese e Meratese) con gli altri Comuni per fare il punto della situazione, spiegare i criteri oggettivi e condividere il metodo di lavoro.

Nel pomeriggio di lunedì 1 ottobre verrà poi convocato un incontro conclusivo fra i presenti di oggi, per condividere quanto emerso nei precedenti incontri.

“Personalmente – commenta il Presidente Navaritengo che la riforma delle Province sia assurda, perché non porterà ad alcun risparmio per i cittadini e quindi viene meno anche il requisito dell’urgenza. A questo proposito alcune Province, tra cui la nostra, ha avanzato ricorso al Tar del Lazio, che si esprimerà entro metà ottobre, proprio per il venir meno del criterio dell’urgenza, visto che non ci sarà risparmio immediato. Detto questo, abbiamo voluto fare il punto della situazione e illustrare con chiarezza criteri oggettivi, tempi e modi della riorganizzazione. Le ipotesi sul tavolo sono sostanzialmente tre, ma al di là di quella che verrà proposta, abbiamo condiviso due punti fermi: il mantenimento dell’elezione diretta degli amministratori delle nuove Province, che il Governo vuole trasformare in enti di secondo livello con amministratori nominati dai Sindaci, e il mantenimento della qualità dei servizi, perché le Province virtuose come le nostre non devono pagare il prezzo di un peggioramento dei servizi. Abbiamo ritenuto opportuno invitare i Sindaci dei Comuni Capo Circondario all’audizione del CAL, per fare sentire anche la loro voce”.

Ultimo aggiornamento
26/06/2020, 11:39