Consiglio provinciale

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Razionalizzazione uffici postali: la Provincia di Lecco al Tavolo regionale di oggi

Data: 12 Maggio 2015

Lecco, 12 maggio 2015 – Oggi pomeriggio i Consiglieri provinciali Bruno Crippa e Ugo Panzeri hanno partecipato a Palazzo Pirelli di Milano al Tavolo regionale convocato dal Sottosegretario di Regione Lombardia Daniele Nava in merito al piano di razionalizzazione di Poste Italiane, che prevede la chiusura di alcuni uffici postali (Lecco, Brivio, Missaglia, Galbiate, Calolziocorte, Verderio) e la riduzione di giorni e orari di apertura di altri (Carenno, Colle Brianza, Ello, Margno, Monte Marenzo, Pagnona, Primaluna, Santa Maria Hoè, Taceno).

Il Tavolo regionale di oggi segue quelli del 24 marzo e del 21 aprile convocati da Regione Lombardia per individuare istanze condivise e una controproposta da sottoporre a Poste Italiane al fine di ridurre i disagi sull’utenza.

“Nell’incontro di oggi – commentano i Consiglieri provinciali Crippa e Panzeriabbiamo integrato, definito e completato il documento con la situazione di tutti gli uffici postali interessati dalle chiusure e dalle riduzioni di giorni e orari di apertura. Un documento frutto del lavoro congiunto di Regione, Province, Comuni, Ster e Anci, alla luce dei criteri concordati: presenza di sportelli bancari, distanza da un altro ufficio postale, presenza e frequenza del trasporto pubblico locale. Abbiamo consegnato anche le osservazioni del Sindaco di Lecco, chiedendo che vengano integrate nel documento frutto del lavoro congiunto. Ora il Sottosegretario Nava aprirà il confronto con Poste Italiane, chiedendo di mettere sul tavolo finalmente quei dati concreti relativi agli sportelli postali che finora non sono stati forniti dall’azienda nonostante le nostre continue richieste. Abbiamo stabilito che qualsiasi proposta di modifica del piano industriale di Poste Italiane dovrà essere condivisa con il Tavolo regionale e con i singoli Tavoli provinciali, che saranno in stretto contatto. Regione Lombardia chiederà a Poste Italiane di prendere in considerazione eventuali proposte correttive a saldi invariati che i vari territori avanzeranno per ridurre al minimo i disagi provocati dal piano. Inoltre, se le eventuali proposte di modifica al piano di razionalizzazione avanzate da Poste Italiane non saranno condivise a livello territoriale, metteremo in atto azioni forti: siamo disponibili a ragionare e, come sempre, siamo aperti al dialogo, ma non siamo disposti ad accettare supinamente qualsiasi decisione imposta dall’alto, perché vogliamo tutelare un servizio pubblico, utilizzato da particolari categorie di cittadini e fasce di popolazione che sarebbero penalizzate oltremisura da questo piano di razionalizzazione”.

Ultimo aggiornamento
26/06/2020, 11:55