Consiglio provinciale

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Dati oggettivi e scientifici sui pochi costi e i tanti servizi delle Province

Data: 22 Novembre 2011

MILANO. “Questi primi dati, oggettivi e certificati, dimostrano finalmente che le Province costano poco, soprattutto in Lombardia – dove il loro costo è di circa un euro pro capite all’anno – mentre spendono tanto a favore del territorio, cioè ben 11,5 miliardi di euro, di cui 8,6 miliardi di spesa corrente e 2,9 di investimenti.”

Ad affermarlo è il Presidente UPL (Unione Province Lombarde), Leonardo Carioni, citando i primi dati di inquadramento di uno studio effettuato dall’Università Bocconi di Milano intitolato “Il riassetto delle Province: risparmio o aggravio dei costi?” presentato questa mattina presso la sede della Provincia di Milano dal Prof. Lanfranco Senn, Professore ordinario di Economia Regionale dell’Università  Bocconi, curatore della ricerca, alla presenza del Presidente dell’UPI, Giuseppe Castiglione, del Presidente della Provincia di Milano e Vice Presidente Vicario UPL, On. Guido Podestà, di Antonio Saitta e Dario Galli, Vice Presidenti Vicari Upi e, rispettivamente, Presidenti delle Province di Torino e Varese.

Lo studio, che verrà illustrato integralmente nel corso della prossima Assemblea Generale UPI in programma a Roma il 5 e il 6 dicembre, è stato salutato dal Presidente Castiglione, come “un’operazione verità, con dati reali, che si inserisce nel tema vero del riassetto complessivo delle istituzioni, dopo tanti dibattiti sulla necessità o meno di eliminare le Province.”

Secondo l’analisi dell’Università Bocconi, dunque, le Province effettuano il 6 per cento della spesa degli enti pubblici (mentre i Comuni si assestano sul 10 per cento e le Regioni sull’84) ed il 4 per cento della spesa corrente. “Ci siamo imbattuti in tanti studi fuorvianti – ha spiegato il professor Lanfranco Senn – e abbiamo cercato quindi di essere il più oggettivi possibili per capire funzioni e costi delle Province.”

Qualunque sarà l’esito finale dello studio, l’Unione Province Lombarde si augura che serva per avviare una riflessione seria sul tema del riordino degli enti locali:  “Nessuno qui vuole fare una difesa a priori delle Province – afferma il Presidente Carioni -, anzi, siamo pronti a metterci in discussione e a fare la nostra parte nell’ambito di un riassetto generale degli enti intermedi. Siamo convinti, però, che ogni eventuale riforma debba partire dal presupposto che un territorio, per essere amministrato bene, deve avere un livello di governo adeguato alla quantità e all’entità dei servizi da fornire ai cittadini, che esso si chiami Provincia o in un altro modo.”

Ultimo aggiornamento
23/06/2020, 00:19