Consiglio provinciale

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Crisi aziendale Rsi Italia S.P.A di Costa Masnaga

Data: 18 Novembre 2011

La situazione di crisi in cui versa da tempola RSI ITALIA S.p.a. di Costa Masnaga si sta aggravando sempre più. Nonostante le ripetute enunciazioni di volontà di superare le difficoltà economico-finanziarie da parte dei rappresentanti dell’azienda, il quadro della situazione industriale e occupazionale di questa importante realtà imprenditoriale del nostro territorio è sempre più incerto e drammatico.

Da quando la crisi di quest’azienda è venuta fuori in tutta la sua gravità, notevole è stato lo sforzo che la Provincia di Lecco, le istituzioni e le parti sociali insieme a Confindustria hanno prodotto per creare le condizioni affinché la proprietà aziendale e il suo management superassero questa situazione.

Tuttavia, venendo più volte meno agli impegni presi, il management di RSI Italia non ha ancora presentato un piano industriale né in occasione del tavolo di crisi regionale promosso il 23 settembre dall’Assessore Raffaele Cattaneo, né in occasione del tavolo di crisi tenutosi il 7 ottobre presso il Ministero dello Sviluppo Economico.

Inoltre, il mancato rispetto degli accordi più volte presi in sede sindacale e istituzionale sotto il profilo del pagamento delle spettanze arretrate ai lavoratori alimenta un clima di giustificata rabbia da parte di questi ultimi, che hanno più volte dato prova di essere disposti a fare sacrifici per cercare di riavviare l’attività produttiva in questa fase così difficile.

Visti i precedenti negativi, anche l’impegno preso in sede ministeriale lo scorso 7 ottobre a presentare un piano industriale entro la fine del mese di novembre è accolto dai lavoratori, dai loro rappresentanti sindacali, dalle istituzioni provinciali e regionali con un comprensibile scetticismo.

Da ultimo, non ha avuto alcun seguito un importante incontro svoltosi lo scorso 10 ottobre presso Confindustria Lecco, in cui il management di RSI Italia ha potuto incontrare, grazie all’interessamento del Senatore Roberto Castelli, un imprenditore seriamente interessato a rilevare l’attività produttiva. Questo perché, dopo quell’incontro, la RSI ITALIA non ha prodotto tutta la documentazione necessaria per dar vita a una due diligence.

La sensazione che l’azienda non stia facendo tutto il possibile per uscire da questa difficilissima situazione, non cogliendo il sostegno e le opportunità che da più parti, tra cuila società Trenord, le sono state avanzate, è ormai diventata un fatto chiaro e limpido a tutti.

Di fronte a questo quadro aziendale gravissimo, nel quale le capacità economico-finanziarie dell’attuale proprietà non consentono una ripresa dell’attività produttiva e le azioni messe in campo dall’azienda vanno in tutt’altra direzione rispetto a quella di un impegno al rilancio dell’attività produttiva, è positivo il fatto che la Provincia di Lecco, il sistema istituzionale e quello socio-economico lecchese si stiano muovendo compatti con l’obiettivo di favorire una soluzione di natura industriale che garantisca un futuro a una delle attività produttive più importanti del nostro territorio e ai lavoratori in essa impiegati.

L’Assessore
Fabio Dadati

Ultimo aggiornamento
23/06/2020, 00:19